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Pochi giorni fa ti ho scritto la mia lista personale delle 100 cose da fare prima di morire e una di queste era di dormire in tenda nel Wadi Rum o in qualsiasi altro deserto, per provare l’ebrezza della vita beduina.
Il deserto va vissuto per essere capito. Sarai obbligato/a ad affrontare tutti i tuoi demoni perché diciamolo pure dormire sotto le stelle e la luna, completamente isolati da tutto ti scombussola l’anima e i pensieri.
Dormire in tenda nel Wadi Rum, le emozioni che ho provato
Dopo aver terminato la cammellata ho cenato assieme ai beduini e fatto una lunga chiacchierata con loro. La cena era molto buona: riso, pollo, humus, pita, coca cola, acqua, frutta e verdure. Finalmente ero assieme agli abitanti del deserto.
Ero così curiosa di vedere come fossero organizzati, di cosa si parlava la sera in assenza della televisione, della radio, non badando troppo al cellulare e bevendo un delizioso té caldo al chiaro di luna. Volevo percepire l’ospitalità di chi ha il necessario e lo condivide con gli altri. Volevo capire cosa significasse vivere senza riscaldamento o aria condizionata.
Volevo guardare le stelle senza nessun rumore, pensare ai miei terribili casini da sistemare, mettere a nudo me stessa, pensare al futuro senza essere condizionata da niente e nessuno.
Dormire in tenda del Wadi Rum significa questo: piangere, piangerete tanto. Piangere dall’emozione, piangere per le bellezze della natura. Il cielo stellato che accerchia le montagne rocciose di questo deserto straordinario ti rapirà il cuore facendoti riflettere su ciò che sei e su ciò che sei stato/a, sulle cose importanti o meno della vita, una vita che non va vissuta solo pensando solo al lavoro, ai social e ai divertimenti.
La maggioranza delle persone perde per strada gli aspetti più importanti della vita: tenersi per mano sotto un cielo stellato assieme alla propria anima gemella, essere contenti per quello che si ha, stare più tempo con i propri cari e amici. Questo è ciò che il deserto mi ha insegnato. Ad essere contenta per un giorno, contenta di aver provato delle emozioni vere.
Una delle esperienze più belle della mia vita
E’ stato freddo non ti dico di no, anzi diciamo pure che ho pianto dal freddo che ho patito. Non ho dormito quasi tutta la notte. Ho appoggiato le natiche su un water congelato, mi sono lavata le mani con l’acqua ghiacciata, disinfettata con delle salviette igienizzanti perché ovviamente non c’era il bidè. Ho girato per il campo con una torcia perché in alcuni punti non c’è luce.
Dormire in tenda nel Wadi Rum significa questo. Accettare tutto.