Viaggiare con una protesi: intervista a Davide Rossi

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viaggiare con una protesi

Grazie ai canali social sto scoprendo persone che si sono sapute costruire una vita straordinaria, un’esistenza da raccontare ed ammirare. Una vita degna di essere raccontata e portata sotto i riflettori. Oggi voglio parlarti di Davide Rossi, detto Dave dagli amici, che nonostante gli sia capitata una delle cose più brutte al mondo non ha mai smesso di combattere per la realizzazione dei suoi sogni. Se ti ho messo un po’ di curiosità continua a leggere e scoprirai come il protagonista di oggi riesce a viaggiare con una protesi e per viaggiare non intendo la classica vacanza in cui ci si stende su un lettino all’ombra di una palma a prendere il sole. Intendo dire qualcosa di molto più complicato da fare con una gamba sola.

Viaggiare con una protesi

Il mio secondo tempo, nuove sfide e traguardi

Chi sei e quanti anni hai

Mi chiamo Davide Rossi, ho 38 anni e sono di Ostiglia, un piccolo paese nella provincia di Mantova. Nella vita porto avanti l’azienda di famiglia, una piccola carpenteria metallica fondata nel 1972. Adoro lo sport, mi piace scrivere e amo viaggiare.

Raccontaci del tuo incidente

Nell’aprile del 2009 ho avuto un incidente stradale in motocicletta. Mi trovavo nelle montagna del Trentino Alto Adige. In quell’occasione ho subito l’amputazione di una parte della gamba destra.

È stato un percorso molto difficile e complicato ma grazie all’amore della mia famiglia, degli amici e delle persone a me care ho saputo superare questo grande cambiamento e ripartire per “il mio secondo tempo”, accettando le nuove sfide e traguardi che la vita aveva in serbo per me.


L’amore che nutro nei confronti della vita ha giocato un ruolo fondamentale: mi sono sempre posto nuovi obiettivi e ho fatto il massimo per raggiungerli, anche se a volte poteva sembrare impossibile. Questo atteggiamento mi ha stimolato moltissimo.

Come organizzi i tuoi viaggi?

Quando organizzo un viaggio presto attenzione a non dimenticare le protesi e tutti i componenti che mi serviranno per poter camminare, fare il bagno nel mare o andare in bicicletta.

Solitamente organizzo le mie vacanze in completa autonomia. Non mi pongo grossi limiti. Prenoto e mi butto all’avventura. Prima di un tour cerco di non sforzare la gamba inutilmente. Non esagero né durante gli allenamenti né al lavoro. Questo mi permette di partire riposato e con meno dolori.

Dopo quanto tempo hai ricominciato a viaggiare?


Il primo viaggio l’ho fatto dopo nove mesi dal mio incidente. Utilizzavo ancora le stampelle ed ero ancora tremendamente dolorante. A volte mi capitava di sentirmi dire che non ce l’avrei fatta e che dovevo accantonare l’idea di girare per il mondo e questo non ha fatto altro che stimolarmi e rendermi più determinato. Sono volato via dall’Italia tantissime volte e ho dimostrato a tutti che potevo farcela e che è possibile viaggiare con una protesi.

Toccare con mano la disperazione mi ha dato una grandissima spinta interiore. Mi sono rimboccato le maniche e ho affrontato la vita con positività. Tutto questo mi ha insegnato che con la testa puoi arrivare a fare qualsiasi cosa. Ho imparato che la vita è un dono troppo grande e che non va sprecata, qualsiasi siano le avversità che incontreremo sul nostro cammino.

Quale consiglio ti senti di dare a chi sta leggendo le tue parole?

Se dovessi dare un consiglio a chi, come me, si è trovato ad affrontare situazioni all’apparenza insormontabili, direi di non smettere mai di sognare e arrendersi.
Nove anni fa, non mai avrei immaginato di arrivare a fare paraciclismo, correre ancora o scalare l’Himalaya.

Ne vado davvero fiero. Ho imparato che dalle situazioni tragiche possiamo comunque trarre qualcosa di buono e insegnamenti preziosi.


Sono le situazioni più difficili a far sì che, persone normali possano realizzare cose straordinarie.

So che hai scritto un libro. Come si intitola e dove si può acquistare?

Il mio libro si intitola: “La forza di vivere ancora” e può essere ordinato direttamente in tutte le librerie LaFeltrinelli oppure online sia in formato cartaceo sia in formato eBook sulle principali piattaforme come Amazon, Ibs e Il mio libro.

Che incredibile audacia. Amo riempire il blog di interviste così utili e preziose. Vedo spesso persone lamentarsi di problemi inutili quando in realtà ci sono esseri umani con problemi “veri” e tangibili che combattono giorno dopo giorno, anno dopo anno. Dave è un combattente. Ha uno splendido sorriso e una grinta difficile da spiegare a parole. Spero di conoscerlo di persona ma non davanti ad un caffè. Spero di poter viaggiare assieme a lui con lo zaino sulle spalle e la passione per il mondo nel cuore.

Se l’articolo ti è piaciuto lascia un like alla mia pagina Facebook e seguimi su Instagram Presto inizieranno nuove entusiasmanti avventure in giro per l’Europa e per il mondo. Non vorrai mica perdertele vero? 🙂

Viaggiatori si nasce, non lo si diventa.

In viaggio con me

C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di una donna non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura.

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