Il mio tragicomico viaggio a Lindos con la batteria morta

Tempo di lettura: 4 minuti

Te l’avevo detto che il mio secondo nome è sfiga? Eh si Baby, perché tutte le volte che vado in vacanza da qualche parte mi capita qualcosa 🙂 Ormai ci ho fatto il callo e prendo qualsiasi sfortuna in modo zen, anche se mentre il momentino è ancora caldo è molto facile sclerare e abbattersi. Oggi ti racconterò il mio tragicomico viaggio a Lindos con la batteria dell’auto morta 🙂 Pronto/a a farti due risate?

il mio tragicomico viaggio a Lindos

Il mio tragicomico viaggio a Lindos: tutta la verità e nient’altro che la verità

il mio tragicomico viaggio a Lindos

Armati di zaino, occhiali da sole della Southway e della nostra amata reflex, partiamo da Arcangelo in direzione Lindos per passare una bella giornata a Main Beach, una delle tante spiagge di Rodi che merita una capatina. Dopo aver preso il sole ed essere stati a mollo per ore ,decidiamo di prendere armi e bagagli e dirigerci verso Lindos città. Avevamo una fame da lupi e volevamo cenare in un bel posticino.

Fabilandia (mio marito), che amo follemente tranne quando combina certi disastri, si incammina verso il parcheggio mentre io rimango in strada a controllare tutti i nostri effetti personali.

Passano 5, 10, 15 minuti e ancora non lo vedo arrivare. Finalmente riappare ma senza auto. Lo guardo basita e nel mentre mi sale un brivido lungo la schiena. Ho intuito da subito che c’era un problemino legato alla nostra macchina. Mi ha guardato negli occhi e diventando paonazzo mi ha detto: “Selly. La macchina non parte”. E qui è iniziato il mio tragicomico viaggio verso la disperazione più totale.

All’inizio credevo che scherzasse, ma quando mi sono resa conto che era tutto vero sono andata in panico. Non è stato facile restare calma dato che non sapevo 1 come mai non partisse e 2 a chi rivolgermi per risolvere la cosa. A furia di cipollarci ( metterci le mani ) avevamo intuito che poteva trattarsi della batteria, quindi niente di così grave.

Avremo passato si e no un’ora e mezza a scervellarci per capire che cosa poteva essere successo, considerando che l’auto fino a qualche ora prima funzionava alla grande e non aveva dato segnali strani!

A furia di pensare e dedurre Fabilandia ha confessato che si era dimenticato di spegnere i fanali…ecco spiegata la morte improvvisa della batteria ( e ci credo cavolo, dopo 7 ore che era rimasta accesa! ).

Lindos è un piccolo paese di mare e la maggior parte delle persone che avevano parcheggiato l’auto vicino alla nostra, erano turisti con una macchina a noleggio e purtroppo erano tutte sprovviste di cavi elettrici.

Abbiamo provato a contattare il numero delle emergenze ma il signore che era in reception in quel momento, gli auguro ogni bene ma durante la nostra conversazione telefonica lo avrei strozzato, non capiva un H di inglese e spiegargli la nostra posizione non è stato affatto semplice.

Quando ci siamo resi conto che dovevamo per forza cavarcela da soli ci siamo ingegnati: Io e Fabilandia ci siamo divisi, in modo da intercettare più persone possibili. A lui è toccato il parcheggio e a me la strada.

Di lì a poco ho scoperto che in Grecia NESSUNO gira con i cavi, nemmeno i tassisti. Ci hanno prestato soccorso almeno 30 persone ma niente, il problema non si riusciva a risolvere. Abbiamo anche provato a spingere la macchina assieme ad un gruppo di ragazzi italiani ma niente. Non ne voleva sapere.

Ah, dimenticavo…i telefonini erano quasi scarichi e come se tutto ciò non bastasse, la sede delle auto a noleggio distava un’ottantina di chilometri da dove eravamo rimasti bloccati e non avevamo neanche la certezza di poter contare su di loro perché come ti dicevo poco fa, il tizio alla cornetta non capiva neanche la parola “car”.

Ormai stavo per perdere le speranze, quando all’improvviso vedo passare per la strada un’auto vecchia, brutta e scassata e ho pensato: “tentar non nuoce, magari proprio perché è un auto datata, il proprietario potrebbe possedere i cavi o qualche altro attrezzo”.

Tombola! Per fortuna avevo ragione! Finalmente avevamo trovato qualcuno che avesse questi benedettissimi cavi elettrici. Anche se il tipo era bruttino forte, giuro che lo avrei baciato e abbracciato perché finalmente, dopo ore e ore, grazie a lui eravamo salvi! Dopo 10 mila ringraziamenti a chiunque ci avesse prestato soccorso, siamo ripartiti verso Arcangelo!

Che razza d’avventura. Se ci penso a mente fredda mi viene da ridere ma ti assicuro che in quel momento lo sconforto era alle stelle, ma d’altra parte volevo una vita avventurosa e non posso certo lamentarmi! Spero di averti strappato qualche sorriso.

Il mio viaggio a Lindos è stato davvero tragicomico ma come tutti i miei viaggi anche indimenticabile 🙂

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In viaggio con me

C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di una donna non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura.

2 Comments
  1. Mi hai strappato un sorriso con la tua tragicomica esperienza, so che mentre la vivi non è affatto divertente ma gli imprevisti servono proprio a superare gli ostacoli che incontriamo per poterci ridere su quando li oltrepassiamo…poi t’immagini che noia un viaggio perfetto dove non succede nulla????😂😂😂😂😂
    Un abbraccio e alla prossima avventura😜

    1. Ciao Veronica! Hai ragione 🙂 un viaggio diventa bello ed interessante proprio se è imprevedibile…non ti nego l’ansia che ho provato in quel momento 🙂 Sicuramente la prossima volta guiderò io… ahahahahah.
      Un bacione e alla prossima avventura!

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