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Questo articolo ti sorprenderà perché se pensi che volevo consigliarti una coperta particolare per il volo, i nuovi airpods dell’Apple, scarpe da trekking che sembrano pantofole, ti sbagli! Le 5 cose da mettere in valigia per le prossime avventure che intendo io sono di tipo caratteriale che materiale, quindi se ti ho messo curiosità continua a leggere…
5 cose da mettere in valigia per le prossime avventure

Il rispetto

Il rispetto per l’altro. Per quelle azioni, consuetudini, sistemi di pensiero totalmente opposte dai nostri.
Il rispetto parte dai nostri volti, dalle nostre espressioni facciali quando incontriamo il “diverso” e, per quanto riguarda determinati Paesi, anche dal nostro modo di vestirci e agghindarci.
Il rispetto va al di là della nostra comprensione. In viaggio lo si dà e basta.
Non è facile e in alcuni contesti non avrei mai pensato che sarebbe stato così difficile, credimi! E’ stato come andare in palestra e dover allenare il muscolo più complicato del corpo!
Curiosità

Perché niente dovrebbe correre più veloce della nostra curiosità in viaggio.
La curiosità dovrebbe avvolgerci come un abbraccio prima dell’inizio del viaggio per preparare la nostra mente, durante le nostre avventure e infine per continuare a sfamare ogni dubbio e una volta tornati.
Gratitudine
La terza delle cinque cose da mettere in valigia per il prossimo viaggio è la gratitudine.
Perché “gratitudine” significa rendere un grazie con un sorriso sincero ad un aiuto, sfoggiare due occhi estasiati per la bontà di una ricetta, salutare i passanti da un mezzo pubblico, dare baci e abbracci tanti a studenti incontrati in una scuola collocata in mezzo alla giungla, oppure essere grati al monaco che ti prepara pazientemente all’ingresso di un tempio.
La gratitudine è il riconoscere il valore delle semplici cose come quelle sopra elencate.
Gratitudine…quella parola che serve durante tutti i nostri viaggi perché l’interscambio è obbligatorio.
E’ la consapevolezza dei regali che il viaggio ci fa in ogni sua forma e aspetto, anche intangibile.
In viaggio ci rendiamo conto di chi siamo, prendiamo consapevolezza di noi stessi quindi perché non essere grati?
Dobbiamo essere grati anche di poter viaggiare, perché per molte persone potrebbe restare solo un sogno a causa di situazioni di vita avverse.
La gratitudine non la si incontra solo durante il viaggio. La si sviluppa prima.
Umiltà

Come diceva Gustave Flaubert “Il viaggio è un bagno di umiltà: ti rendi conto di quanto è piccolo il luogo che occupi nel mondo”.
Sembra una frase fatta, dozzinale e sentita almeno un migliaio di volte eppure è così: il luogo dove siamo cresciuti è troppo piccolo rispetto a quello che il mondo può offrirci. C’è così tanto da imparare!
Non possiamo fermarci alle cene di Natale, all’indirizzo di scuola scelto e che ci ha accompagnato ad una laurea, al matrimonio, ai figli, ai nipoti e alle vacanze al sud.
Questo circolo va spezzato e quando lo si fa, quando si inizia ad esplorare davvero solo allora ci si accorge che la frase “il mondo è piccolo” non è una frase fatta, è davvero cosi!
E’ ti dirò di più: grazie al viaggio scopri realtà diverse, molto più modeste della tua e capisci che non ci si dovrebbe lamentare per ciò che ci manca ma apprezzare e amare ciò che già abbiamo.
Abbiamo bisogno di oltrepassare i limiti della nostra prospettiva e di uscire di classici schemi in cui abbiamo sempre vissuto. Non c’è un unico giusto modo di vivere e di vedere le cose.
L’adattabilità

Quando ho pensato a questo termine bhe, ho avuto come una sorta di paralisi verbale. So perfettamente che cos’è l’adattabilità ma non so come spiegartela.
E’ quella cosa che o ce l’hai o non ce l’hai. Non si può avere a metà.
Adattarsi significa superare i preconcetti, diventare flessibili e aperti mentalmente. Mettila come vuoi ma alla fine dei conti tutto gira intorno allo superamento della nostra comfort zone.
La mini guida su 5 cose da mettere in valigia qui e come sempre spero di esserti stata utile 🙂 Se l’articolo ti è piaciuto seguimi su Instagram 🙂





