Questa estate ho voluto organizzare un on the road alla scoperta di Rodi, e in tutta onestà, non avrei mai immaginato di scrivere un articolo che si intitolasse: “il mio tragicomico viaggio a Lindos”.
Armata di zaino, occhiali della Southway e finalmente di una buona reflex, parto alla scoperta di Rodi. Il primo giorno l’ho passato in una delle spiagge meno conosciute dell’isola, che si trova a 3 chilometri e mezzo da Arcangelo, il paesino dove sto tutt’ora soggiornando.
E’ logico che cerco sempre di scoprire posti nuovi, poco conosciuti e valorizzati…è il mio lavoro e lo amo proprio per questo motivo, perché mi regala una vita avventurosa e da raccontare, anche se non avrei mai creduto che si sarebbe trasformato in un viaggio tragicomico! Tuttavia adoro anche visitare posti conosciuti e famosi…se sono importanti e valorizzati sul web ci sarà un motivo e meritano di essere visitati, anche se affollati.
Il mio tragicomico viaggio a Lindos
Il secondo giorno del mio viaggio, lo passo in una delle tante spiagge di Lindos, altra cittadina tipica e molto interessante da vedere! Una volta arrivate le 18:00, abbiamo levato le tende per cambiarci e poterla visitare freschi e puliti. Mio marito, che sottolineo amo e adoro, va a prendere l’auto mentre io rimango in strada a controllare tutti i nostri effetti personali.
Passano 5…10…12 minuti e ancora non lo vedo arrivare…Finalmente sento la sua voce dall’alto del parcheggio senza scorgere l’auto. Chiedo perché non l’avesse portata giù e la risposta che mi da, credetemi, è la meno bella che una persona vorrebbe sentirsi dire in vacanza o durante un viaggio; Selly c’è un problemino…la macchina non parte. Adoro quando Fabiano sdrammatizza ogni problema definendolo “problemino”. E qui inizia il mio tragicomico viaggio verso la disperazione più totale.
All’inizio credevo che scherzasse, ma quando mi sono resa conto che era tutto vero sono andata in panico…Non è stato facile stare calma dato che non sapevo a chi rivolgermi. Lindos è un piccolo paese di mare e la maggior parte delle persone che avevano parcheggiato l’auto nel nostro stesso parcheggio, erano turisti con una macchina a noleggio, sprovviste di cavi per far ripartire l’auto in caso di batteria scarica.
Ovviamente la batteria della macchina era completamente a terra perché QUALCUNO, non faccio nomi e cognomi, si era scordato i fanali accessi…
Il mio tragicomico viaggio, che disperazione!
Inutile dire che abbiamo fermato praticamente tutti gli abitanti che incontravamo senza alcun risultato; nessuno in Grecia gira con i cavi. Abbiamo addirittura ricevuto aiuto da un ragazzo Greco, davvero gentile e disponibile, che ci ha aiutato per almeno mezz’ora a spingere l’auto senza risultato. Due ragazze tedesche ci hanno consigliato di chiedere i cavi ai Tassisti ma anche loro non ci hanno potuto aiutare. Ci hanno prestato soccorso anche un gruppo di ragazzi Bresciani che avevo scambiato per turisti inglesi 🙂 Fortunatamente fanno tutti crossfit, quindi chiedergli di spingere la macchina avanti e indietro per il parcheggio, nella speranza di farla ripartire, è stato un gioco da ragazzi… 🙂 Anche in questo caso, nessun battito da parte del mezzo; la macchina era morta.
L’unica speranza che ci restava era di attendere i rinforzi da parte della compagnia che ci aveva affittato l’auto e di continuare a chiedere aiuto ad ogni macchina che passava. Ah…dimenticavo…i telefoni erano quasi scarichi e in più la sede delle auto a noleggio distava un’ottantina di chilometri da dove eravamo bloccati noi. Stavo ormai per perdere le speranze, quando vedo passare per la strada un’auto vecchia, brutta e scassata. Ho pensato: “tentar non nuoce magari proprio perché è un auto datata avrà i cavi”.
Bhe amici…se vi sto scrivendo l’articolo potete immaginare com’è andata a finire. Siamo ancora qua nel parcheggio… scherzo! Anche se, il proprietario, era bruttino lo avrei baciato e abbracciato perché finalmente, dopo ore avevamo i cavi per dare carica alla batteria! A momenti il povero Marco non rimane fritto, dato che erano abbastanza usurati, ma è andato tutto bene ed è ripartita subito. Dopo 10 mila ringraziamenti, siamo ripartiti e giunti ad Annula Pension sani e salvi.
Che avventura ragazzi…se ci penso a mente fredda mi viene da ridere…vi assicuro che in questi momenti lo sconforto che ti assale è allucinante. Oltre ai sentimenti negativi ti assalgono mille dubbi: a che ora arriveranno i soccorsi? Sarò stata in grado di spiegargli il punto preciso in cui mi trovo?
D’altra parte volevo una vita avventurosa e caspita se c’è l’ho e confermarmelo è stato il mio tragicomico viaggio in Grecia. Soprattutto adoro avere sempre qualcosa da scrivere sulle mie vacanze e su come affrontarle perché non capiti a qualcun’altro ciò che è successo a me! Un piccolo consiglio posso darvelo…se decidete di fare un on the road, controllate sempre che le luci dell’auto siano spente 🙂
Mi hai strappato un sorriso con la tua tragicomica esperienza, so che mentre la vivi non è affatto divertente ma gli imprevisti servono proprio a superare gli ostacoli che incontriamo per poterci ridere su quando li oltrepassiamo…poi t’immagini che noia un viaggio perfetto dove non succede nulla????😂😂😂😂😂
Un abbraccio e alla prossima avventura😜
Ciao Veronica! Hai ragione 🙂 un viaggio diventa bello ed interessante proprio se è imprevedibile…non ti nego l’ansia che ho provato in quel momento 🙂 Sicuramente la prossima volta guiderò io… ahahahahah.
Un bacione e alla prossima avventura!